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Zero emissioni per la piastra a batteria

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La serie zero emission di Wacker Neuson con la “e” di colore verde sta per zero emissioni, maggiore comfort di impiego e potenza elevata.

La serie viene ora completata con un’altra soluzione, la piastra vibrante monodirezionale a batteria AP1850e.

Una piastra versatile

Oltre ai classici lavori di compattazione di terreni granulari o all’asfalto fino alla vibratura di selciati, facilita anche il lavoro negli ambienti chiusi. E in altre aree sensibili alle emissioni quali fossati e puntellamenti. La piastra a batteria è adatta anche all’impiego nei terreni soggetti a tutela delle acque dove non è possibile utilizzare motori a scoppio.

“Con la nuova piastra zero emission aumentiamo notevolmente la convenienza per i nostri clienti. Che possono utilizzare la stessa batteria per la piastra vibrante e per i costipatori a batteria di Wacker Neuson. Già nel processo di sviluppo della piastra a batteria AP1850e abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri clienti e ora questo ci ripaga”, spiega Stefan Pfetsch, dirigente di Wacker Neuson Produktion GmbH & Co.KG di Reichertshofen. “Una richiesta che le aziende e gli utenti avanzano per le piastre vibranti a zero emissioni è, ad esempio, che possano essere utilizzate per un’intera giornata di lavoro senza che sia necessario ricaricarle. Una richiesta che possiamo soddisfare con la AP1850e.“

Un concetto modulare

Un enorme vantaggio della piastra vibrante è rappresentato dal concetto modulare. La batteria utilizzata e anche i caricabatterie hanno gli stessi moduli montati nei costipatori a batteria di Wacker Neuson. Questo incrementa la flessibilità e soprattutto la convenienza.

Il cliente può utilizzare la batteria su uno dei due apparecchi e nel frattempo caricare una seconda batteria. La batteria può essere rimossa senza utensili. Consentendo all’operatore di sostituire la batteria scarica con una carica in pochi passaggi. Il sistema di batterie utilizzato è stato sviluppato autonomamente da Wacker Neuson. E realizzato appositamente per l’impiego su macchine vibranti e per le condizioni più difficili in cantiere.

Bassi costi di esercizio

Un ulteriore vantaggio della piastra a batteria è dato dai bassi costi di esercizio.In questo caso si eliminano i tipici interventi di manutenzione dei modelli tradizionali, ad esempio sul carburatore. Si risparmia anche sui costi per l’energia, quasi fino al 70 percento. La piastra a batteria AP1850e è l’unica piastra vibrante monodirezionale sul mercato priva di cinghia a V. Infatti  il motore viene montato direttamente sulla piastra base. Anche in questo modo si risparmiamo tempo e costi di manutenzione. La piastra a batteria AP1850e è disponibile con e senza serbatoio dell’acqua.

Ideale per il noleggio

Gli azionamenti elettrici stanno acquisendo sempre più importanza nell’edilizia. In particolare, per le imprese di noleggio, queste soluzioni rappresentano un interessante completamento della flotta. Molti clienti hanno bisogno di una soluzione per progetti speciali, ad esempio per la ristrutturazione di interni o nella costruzione di tunnel, e possono noleggiarli facilmente. Le imprese edili sono vincolate dalle severe prescrizioni delle associazioni di categoria sul rispetto dei valori limite delle emissioni di CO nei fossati. E molte aziende di architettura del paesaggio sono aperte verso i prodotti a batteria in quanto spesso lavorano nelle aree urbane. E intendono evitare sia le emissioni acustiche che di gas di scarico.

La piastra vibrante elettrica rappresenta un ulteriore passo di Wacker Neuson verso l’offerta di una vera alternativa con una soluzione a zero emissioni nel prossimo futuro. Sin da oggi i clienti di Wacker Neuson hanno a disposizione, oltre alla tecnologia di compattazione a zero emissioni, una pala gommata a batteria e un dumper nonché un mini escavatore 803 dual power. Che, a scelta, può essere azionato con un gruppo elettro-idraulico esterno a zero emissioni.

 

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Tre R e Weber MT: visti e piaciuti

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Fondata nel 1984 come impresa edile, dal 1990 Tre R – la cui denominazione deriva dai tre fratelli Rossato: Fortunato, Antonio e Bortolo – ha sviluppato l’attività di noleggio e di vendita di gru e attrezzature edili.

Dal 2009 la sede principale dell’azienda è posta a Povolaro di Dueville (in provincia di Vicenza). E’ in zona logisticamente perfetta, lungo la statale 248 di fronte al casello dell’A31. Forte di 25 collaboratori, Tre R è una delle realtà più interessanti dell’area vicentina. Per la quale rappresenta marchi di prestigio quali: FM Gru, Takeuchi, Weber, Pilosio, Husqvarna, eccetera.

1.500 persone per 500 aziende

“Il nostro impegno”, sottolinea Fortunato Rossato, Amministratore dell’azienda, “è quello di seguire i clienti per dare loro un cantiere ottimamente attrezzato e operativo. Per interventi dall’edilizia civile alle opere stradali, dalle operazioni industriali al restauro in aree problematiche quali sono i nostri centri storici”.

Una serietà decisamente apprezzata da un mercato che, in occasione del tradizionale Open Day, ha risposto con una partecipazione massiccia: 1.500 persone in rappresentanza di circa 500 imprese.

Un appuntamento annuale

“Il nostro open day”, riprende Rossato, “è un evento annuale che si ripete dal 1993. Fin dagli esordi è stato pensato come una piccola fiera. E si è sempre posto l’obiettivo di portare alla luce tutte le novità proposte dai marchi che rappresentiamo. Nel 2018 siamo arrivati ad avere la presenza di 25 espositori di prodotti dedicati ai professionisti di tutti i settori di nostro interesse. Dal movimento terra al comparto edile, dai lavori stradali, all’imbiancatura, lattoneria, cartongesso, industria. Per noi è un evento molto importante. In due giorni riusciamo a far conoscere la famiglia Tre R al completo e, in un ambiente di festa, possiamo consolidare ancora di più i buoni rapporti con la nostra clientela”.

L’importanza di Weber MT

In questo contesto, attento alla qualità e alla soddisfazione dei clienti, spiccano i prodotti Weber MT. Che, per prestazioni e affidabilità, lasciano tranquillo il distributore vicentino. “Abbiamo scelto Weber MT”, continua l’amministratore di Tre R, “ovviamente per la qualità e per le prestazioni. Ma anche per la professionalità e la competenza di Alberto Lovo e di A.L. Consulting. La società che rappresenta Weber in Italia è infatti sempre pronta a dare un valore aggiunto. Sia perle informazioni tecniche e commerciali che per il supporto repentino nel post vendita dove necessario”.

Nel parco noleggio Tre R si contano molteplici pestelli verticali cui si aggiungono delle piastre vibranti reversibili CR5. Che, soprattutto negli ultimi tempi, hanno registrato un notevole incremento dei volumi di noleggio e di vendita.

 

“La qualità Weber e l’efficienza delle piastra vibranti”, riprende Rossato, “la si comprende solo dopo averla toccata con mano e provata in cantiere. Negli ultimi due Open Day abbiamo cercato di simulare un piccolo cantiere dove provare i prodotti Weber. Così facendo siamo riusciti a coinvolgere il cliente al 100% e questo ha portato a numerose richieste di noleggio o di prove in cantiere. Che spesso sono sfociate in una vendita più che consapevole della qualità e la forza dei prodotti”.

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Cat-CGT: strada all’innovazione tecnologica 

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Numerosi e interessatissimi, tecnici ed esperti del settore hanno potuto “toccare con mano” le ultime novità

Massiccia partecipazione al Caterpillar Paving Day, dedicato alle soluzioni più evolute per la realizzazione dei manti stradali. Molte le novità tecniche – e non solo – presentate in stretta collaborazione con CGT.

Una grande affluenza

Elevata efficienza e riduzione dei costi operativi hanno catalizzato l’attenzione degli oltre 300 ospiti

Oltre 300 fra operatori, tecnici, esperti e rappresentanti commerciali di imprese operanti nel settore si sono dati appuntamento lo scorso sabato 19 maggio al Caterpillar Paving Day. Che è stato ospitato nello stabilimento di Minerbio (Bologna) dove vengono prodotte alcune delle macchine per la manutenzione e costruzione delle strade.

Due i momenti centrali della giornata. Innanzitutto la visita guidata all’interno delle aree produttive, dedicate all’assemblaggio delle frese e dei compattatori poi distribuiti in ogni parte del mondo. Poi un breve seminario in aula, con interventi di Giovanni Bolognini (Direttore delle stabilimento) e di Marco Villa (Direttore commerciale CGT).

Le nuove frese

Fra le novità si distinguono le nuove frese Cat PM 312 e PM 620, caratterizzate da tecnologie all’avanguardia

Numerose le novità in tema di prodotti – fra cui le nuove frese Cat PM 312 e PM 620 – e di tecnologie, tutte caratterizzate da una strettissima sinergia con servizi all’avanguardia. È il caso, ad esempio, della gamma delle finitrici serie F e della linea di rulli per l’asfalto. Equipaggiati con sistemi evoluti per lavorazioni di qualità e di estrema precisione.

L’insieme delle soluzioni proposte assicura un’elevata efficienza nelle diverse operazioni. E, al contempo, il più alto livello di controllo delle operazioni svolte, a vantaggio di costi operativi contenuti. Anche grazie alle innovazioni digitali afferenti l’area dell’“Industria 4.0”, che offrono i vantaggi fiscali derivanti dall’iperammortamento al 250%.

Largo al digitale

Oltre a “toccare con mano” i numerosi modelli schierati sul piazzale del sito industriale, gli ospiti hanno anche potuto sperimentare la realtà immersiva. Si tratta dell’ambiente virtuale utilizzato anche per la creazione delle parti meccaniche e per l’assemblaggio dei sistemi utilizzato da Caterpillar.

Grazie ai sistemi di comunicazione in tempo reale e alle opportunità offerte dalla realtà aumentata, il dialogo fra gli operatori in cantiere e il servizio di supporto e assistenza risulta estremamente diretto ed efficace. Con importanti ripercussioni sulla celerità e la precisione degli interventi di riparazione e manutenzione.

di Giuseppe La Franca

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Wirtgen Days: sinergie, strategie e prodotti

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Fuochi d’artificio ed effetti speciali per l’evento in grande stile che ha segnato la prima apparizione pubblica della nuova famiglia Wirtgen Group – John Deere.

All’appuntamento annuale con i Road Technology Days sono intervenute 4 mila persone da 100 Paesi diversi. Teatro del grande spettacolo, è stata l’area dello stabilimento Joseph Vögele AG a Ludwigshafen sul Reno.

Una nuova famiglia

L’edizione 2018 dei Road Technology Days ha avuto una valenza ancora più importante per l’acquisizione avvenuta lo scorso 1° dicembre da parte di John Deere, colosso americano quotato al New York Stock Exchange.

Il Gruppo tedesco, incorporato ora nella divisione Construction & Forestry di Deere & Company, intende rafforzare la sua presenza da protagonista nei diversi segmenti di appartenenza. L’operazione di acquisizione, di fatto ha generato il terzo player mondiale del settore, grazie al fatturato globale 2017 di 7,5 miliardi di dollari (dato dalla somma del fatturato John Deere pari a 4,5 miliardi ed a quello Wirtgen Group di 3 miliardi), che si posiziona dietro a Caterpillar e Komatsu.

La parola a Mario Spinelli, AD di Wirtgen Macchine

La logica dell’acquisizione da parte di John Deere risponde alle sue ambizioni di completare l’offerta per la sua divisione Construction.La prima impressione è molto positiva. Siamo sempre stati un’azienda molto salda, con politiche di medio lungo respiro e con interlocutori che non cambiano nel tempo. Deere ha valori molto simili a quelli che la famiglia Wirtgen ha portato avanti negli ultimi 50 anni. Il potenziale di questo matrimonio è altissimo, con vantaggi nella competitività del Gruppo, dal punto di vista del prodotto, del servizio e della Road Assistency“. 

Parola d’ordine: sinergie

Applicazioni 3D, processi di cantiere interconnessi e lavoro sinergico tra macchine sono stati il leitmotiv dei Road Technology Days 2018. Sebbene molte delle più importanti novità di prodotto saranno svelate solo in occasione di Bauma 2019, sono state mostrate soluzioni altamente specializzate per i cantieri stradali. Una panoramica concreta degli sviluppi in corso nel settore stradale grazie alla dimostrazione di  macchine all’opera. Che hanno scarificato, rifornito di materiale, asfaltato e compattato una superficie totale di circa 3 mila m².

L’interazione tra le tecnologie di fresatura, stesa e compattazione, ed i rispettivi effetti sinergici conseguibili per le imprese di costruzioni stradali, sono quindi il futuro perseguito dal nuovo assetto Wirtgen Group.

Le novità Wirtgen

Il completamento della gamma delle scarificatrici a freddo Wirtgen ha come fulcro un nuovo gruppo fresante che amplia il ventaglio applicativo del modello W 150 CFi. Macchina particolarmente indicata per operare nei cantieri estesi ma con poco spazio di manovra disponibile. Altra grande protagonista della nuova offerta è la scarificatrice di grossa taglia W 210 XP, con un potente motore singolo da 770 CV che copre un ampio ventaglio di applicazioni.

Per le macchine riciclatrici e stabilizzatrici della serie WR, da segnalare il nuovo rotore di fresatura e miscelazione DURAFORCE.

Tra le altre soluzioni mostrate ci sono lo spanditore di leganti Streumaster SW 16 MC, per gli interventi di stabilizzazione delle terre e di riciclaggio a freddo, la scarificatrice di piccola taglia W 35 Ri e la stabilizzatrice trainata WS 250.

Le novità Vögele

La gamma delle finitrici stradali Vögele offre un vasto range di macchine, dalle mini con stesa da mezzo metro, alle grandi che raggiungono 12 metri di larghezza. Tra gli altri, si aggiunge il modello Super 800-3i per pavimentazioni fino a 3,50 m di larghezza. E la finitrice gommata Super 1303-3i, ideale per cantieri urbani poiché molto compatta e capace di raggiungere una velocità di 20 km/h su strade pubbliche. Altre novità sono la macchina speciale Super 1800-3i, una finitrice cingolata indicata per cantieri autostradali, ed il PowerFeeder MT 3000-2i Offset.  Infine, il nuovo sistema di sensori Big MultiPlex Ski di Vögele per garantire una ottimale planarità nella stesa dei conglomerati bituminosi, risulta molto più semplice della versione precedente e permette all’operatore di eseguire tutte le operazioni di montaggio in soli sette minuti.

Le novità Hamm

Nel 2018 il brand ha compiuto 140 anni. Oggi la tecnologia avanzata di compattazione dei suoi macchinari per opere stradali sta avendo talmente successo che nel 2017 Hamm ha raggiunto la soglia di 8.000 rulli in un anno. Rendendo necessario l’incremento della capacità produttiva della sua sede tedesca.

La gamma Hamm comprende i rulli tandem per asfaltatura da 2,5 t a 15 t. In particolare, per i rulli con sterzo a ralla della serie DV+, fra i preferiti nell’impiego in opere stradali particolarmente impegnative, è elevata la quota di rulli oscillanti.

Oggi, Hamm completa oggi il suo portafoglio inserendo i tamburi oscillanti divisi. Si tratta di una soluzione che nella compattazione in curve strette impedisce la formazione di fessure sulla superficie asfaltata. Infine, il nuovo rullo tandem da 9 tonnellate HD+ 90i PH, con propulsore Power Hybrid, abbina il classico motore a scoppio ad un accumulatore idraulico.

di Lara Morandotti

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Compattare: Sud chiama, Weber risponde

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Il mercato del Sud sta rispondendo molto bene alla richiesta di una compattazione in linea con gli elevati standard europei. L’esempio di Fast Edil, società campana che ha saputo far conoscere e apprezzare le soluzioni Weber MT.

In pochi anni – la società è stata fondata nel 2009 – Fast Edil è diventata un punto di riferimento importante per le attrezzature edili in Campania. Particolarmente significativo il ruolo svolto dall’azienda nel far conoscere e promuovere l’utilizzo delle piastre vibranti e dei vibrocostipatori prodotti da Weber MT.

Oltre la semplice vendita

 

Fast Edil srl copre il settore edile a 360°. La società campana si occupa di vendita e noleggio di macchinari per il movimento terra, autogrù, macchine stradali, mezzi per fondazioni e miniere. E anche di attrezzature edili in genere, tagliasfalto, piastre vibranti e vibrocostipatori verticali.

Antonio Grimaldi

Vogliamo fornire un servizio professionale e competente nel settore dell’edilizia”, afferma Antonio Grimaldi, responsabile vendite e assistenza clienti. “Per essere considerati un punto di riferimento sul territorio per tutti gli operatori edili alla ricerca di un prodotto affidabile e sicuro. Ma non solo. Una volta venduto il prodotto c’è un’importante attività di assistenza in cantiere curata da persone esperte e molto affidabili”.

Una qualità riconosciuta ben oltre i confini della Campania. Fast Edil è infatti protagonista anche in mercati lontani tra i quali spiccano la Libia e la Romania

Il rapporto con Weber MT

Il rapporto con Weber MT e in particolare con Alberto Lovo e il suo team”, riprende Grimaldi, “è nato sotto i migliori auspici. Da subito abbiamo capito come i prodotti della casa tedesca sarebbero piaciuti molto anche ai consumatori campani. Si tratta infatti di vibrocostipatori e piastre vibranti di una qualità altissima e semplici da utilizzare. Inoltre con il responsabile italiano, cioè Alberto, si è creato immediatamente un rapporto molto professionale e di grande fiducia. A.L. Consulting è sempre disponibile per qualsiasi nostra necessità”. Tutto questo si traduce nella disponibilità di varie attrezzature Weber MT nello show room di Fast Edil e nella soddisfazione da parte di molteplici clienti. “Nel nostro punto vendita”, riprende Grimaldi, “abbiamo parecchi modelli Weber, in particolare non possono mancare gli SRX 750 D e le CF2. Il mercato italiano fino a pochi anni fa non era aperto a questo tipo di macchinari. Ma anche grazie alla nostra attività, e a quella di altri colleghi, questo prodotto si sta espandendo. E i clienti sono sempre più propensi ad abbandonare i loro vecchi e antiquati sistemi per abbracciare una tecnologia in grado di fare la differenza. Per quanto ci riguarda il feedback più positivo riguarda i vibrocostipatori che si sono guadagnati un’interessante fetta di mercato”.

Dal campo

Tra i clienti più soddisfatti di Fast Edil spicca Delta Impianti, che utilizza le macchine Weber MT soprattutto per i lavori inerenti la posa della fibra ottica a Napoli e a Salerno per conto di Telecom. Nello specifico la società campana ha acquistato da Fast Edil sei attrezzature tra SRX 750 D, SRV 650 e CF2 HD. “Le macchine Weber”, ha commentato un responsabile dell’impresa, “sono davvero ottime! Fino ad ora le migliori! Non conoscendo ancora bene il prodotto, al momento dell’acquisto ci siamo fidati del nostro rivenditore Fast Edil e non ce ne siamo pentiti. Fast Edil ci ha sempre assistiti in qualsiasi richiesta, non possiamo dire altrettanto per quanto riguarda i problemi avuti con le macchine in quanto non ce ne sono ancora stati”.

Il punto sul mercato

Alberto Lovo

Per fare il punto sull’attuale momento di mercato in Italia abbiamo chiesto aiuto ad Alberto Lovo, da sempre punto di riferimento nazionale per le attrezzature Weber MT e autentico esperto della piccola compattazione. Queste le sue parole.

Il Sud Italia, come il resto della nazione, soffre per una sostanziale sottocultura della compattazione nei piccoli lavori di scavo, fondazioni e manutenzioni stradali. Però negli ultimi tempi, la rassegnazione rispetto a lavori ben fatti e quindi più duraturi, sta via via lasciando il posto a un maggiore senso di responsabilità da parte delle imprese e degli operatori. E ciò, mi piace sottolinearlo, si denota particolarmente al Sud. La Campania, con Fast Edil in particolare, ha creduto e ottenuto ottimi risultati dal proprio impegno nella divulgazione della cultura di una buona compattazione, favoriti anche dalla formazione seguita dai tecnici e dai commerciali presso lo stabilimento tedesco. Consigliare la macchina giusta per un lavoro più efficace, oltre a guadagnare in comfort di utilizzo per l’operatore, significa anche far risparmiare il cliente. Fast Edil lo ha compreso e lo ha sperimentato in molteplici occasioni. Le piastre CF con manubrio antivibrante hanno ottenuto un successo plebiscitario tra i clienti Fast Edil, così come i vibrocostipatori diesel e benzina: macchine a elevate prestazioni e ridotte vibrazioni, dal rapporto qualità/prezzo ottimale. Anche le piastre reversibili stanno ottenendo i consensi che si meritano, grazie alle ripetute dimostrazioni sul campo che Weber propone ai suoi rivenditori, mettendo a loro disposizione le macchine direttamente nei cantieri”.

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Weber: compattare bene si può (e si deve)

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Le piastre reversibili Weber MT rappresentano una soluzione efficace, economica e maneggevole in molteplici contesti operativi. E fanno  guadagnare tempo e denaro a noleggiatori, imprese e committenti.

Le piastre reversibili da 100-300 kg

Queste attrezzature compattano fino a 40 cm di profondità e sono ideali per lavorare su fondi ghiaiosi e pietrisco. In genere presentano una larghezza ridotta (dai 40 ai 50 cm). Che, in base al modello, Weber permette di aumentare fino a 70 cm grazie ad appositi allargatori. La profondità di compattazione di 40 cm raggiunta, ad esempio, da una CR3 da 200 kg, è paragonabile a quella di un tradizionale rullo da 15 q. Ma con evidenti risparmi sotto tutti i punti di vista.

Queste piastre sono ottime sostitute anche dei vibrocostipatori verticali. Che sono spesso utilizzati nei lavori in trincea, dopo la posa di canalizzazioni. Nel caso in cui la trincea non sia stretta, anche i vibrocostipatori o pestelli (che pure Weber propone in diversi modelli e motorizzazioni) sono utilizzati impropriamente.

Basti pensare che con una piastra reversibile larga 50 cm (prendiamo sempre come esempio la CR3) si avrebbe una superficie di contatto quasi 4 volte superiore. A fronte di vibrazioni mano/braccio 3 volte inferiori per l’operatore. Un dato che fa comprendere quanto la scelta della giusta attrezzatura non solo sia un bene per la produzione. Ma anche per la salute degli operatori.

Le piastre reversibili da 300 a 600 kg

Questa taglia di attrezzature consente di compattare potenzialmente fino a oltre 80 cm di profondità su terreni misti ghiaiosi e con pietrisco. Inoltre queste piastre possono essere utilizzate anche su terreni fangosi/argillosi, difficilmente lavorabili da un altro tipo di macchina. E se non bastasse queste reversibili sono in grado di superare una pendenza fino al 35% (in base al tipo di terreno) e quindi aggirare ostacoli o lavorare in situazioni critiche non affrontabili da un rullo. La larghezza è regolabile da 45 fino a 85 cm e l’efficacia di compattazione è decisamente superiore a un classico rullo da 15 q.

Tutte queste macchine Weber possono essere dotate di dispositivo di monitoraggio elettronico della compattazione Compatrol e del sistema di diagnostica e protezione del motore per salvaguardare e prolungare la vita dell’attrezzatura.

Le piastre reversibili da 600 a 900 kg

Sono i pesi massimi tra le piastre bidirezionali. La loro combinazione di peso e forza centrifuga le rende particolarmente indicate per la compattazione di terreni molto coesivi, ovvero poco granulosi, e molto argillosi/fangosi.

Inoltre, nonostante la loro massa decisamente importante, anche queste attrezzature si distinguono per una sorprendente agilità che permette di lavorare su pendenza fino al 35%.

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Finitrici: due linee distinte per Vögele

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Joseph Vögele AG suddivide la propria offerta  di finitrici in due linee distinte: Premium Line e Classic Line. All’interno delle linee l’azienda distinguerà inoltre fino a cinque classi.

La nuova Classic Line comprende le finitrici stradali dotate del sistema di comando ErgoBasic, particolarmente semplice da utilizzare. Queste macchine sono caratterizzate da un solido progetto meccanico, che offre un certo comfort di base. Alle macchine non manca nulla che sia di fondamentale importanza per gli interventi di stesa quotidiani. Tutte sono dotate di un motore e di un banco di stesa in grado di soddisfare i requisiti specifici dei rispettivi mercati di destinazione.

Dall’allestimento di base a quello premium

La Premium Line comprende invece tutte le finitrici Vögele che vantano le tecnologie più avanzate e che si distinguono per l’adozione di soluzioni meccaniche d’avanguardia. Tutti i prodotti della Premium Line sono dotati del sistema di comando ErgoPlus 3. Anch’esso è molto facile da utilizzare, ma offre ulteriori funzioni rispetto a ErgoBasic. Molte funzioni possono ad esempio essere impostate tramite un display ad alto contrasto e dall’uso intuitivo. Il display fornisce inoltre moltissime informazioni all’operatore. Se necessario, le informazioni in merito al banco o ai gruppi convogliatori possono essere facilmente richiamate e modificate. Anche le funzioni dei programmi automatici Vögele di “AutoSet Plus” possono essere controllate tramite il display della plancia ErgoPlus 3. Se il cliente ha deciso di utilizzare il sistema di rilevamento della temperatura RoadScan, il conduttore della finitrice può monitorare sul display la temperatura del conglomerato bituminoso appena steso. Chi utilizza inoltre la soluzione di gestione dei processi WITOS Paving può ottenere sul display delle macchine della Premium Line informazioni in tempo reale sull’intervento in corso di svolgimento e incrementare quindi in misura significativa la qualità della stesa. Per la Premium Line il costruttore propone inoltre le dotazioni complete della nuova generazione “Tratto 3”, che comprendono le funzioni automatiche di “AutoSet Plus”, il sistema di comunicazione “PaveDock Assistant” e il pacchetto “ EcoPlus” per la riduzione delle emissioni.

Due linee, cinque classi

 

Nelle linee Premium e Classic  Vögele distingue inoltre fino a cinque classi differenti: Mini Class, Compact Class, Universal Class, Highway Class e Special Class. Tutti i 48 modelli di macchine e tutte le 26 varianti di banco attualmente proposti sono assegnati alla rispettiva linea in base al sistema di comando e alle dotazioni e poi alle rispettive classi in funzione della larghezza di stesa, della potenza e dei campi di applicazione. Vögele presenterà in prima mondiale le più recenti macchine della Classic Line e della Premium Line in occasione del Bauma 2019.

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Tecnologie di compattazione “ad honorem”

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Una tesi di laurea incentrata sulle problematiche della compattazione dei terreni è certamente qualcosa di estremamente originale. Che però ben si innesta su una quotidianità che parla di strade dissestate in tutta Italia. Una problematica figlia di molteplici ragioni, non ultima la poca conoscenza di attrezzature «alternative» al classico rullo tuttofare.

Il dott. Filippo Tortul

Filippo Tortul lo scorso anno ha conseguito la Laurea in Ingegneria Civile, con la tesi “Tecnologie per la compattazione leggera di terreni e pavimentazioni stradali“. Relatore della tesi è stato il Prof. Ing. Nicola Baldo, dell’Università di Udine. Il Correlatore non è stato un docente, bensì un rappresentante del mondo edile, cioè Alberto Lovo, responsabile per Weber in Italia.

Un argomento interessante

Alberto Lovo

L’elaborato è stato sviluppato principalmente come una presentazione, o meglio, una breve disamina, delle tecnologie relative alla compattazione sia dei terreni che dei manti stradali. La preparazione fornita dagli studi universitari è innegabilmente buona, ma spesso manca di un reale contatto diretto con il mondo del lavoro. Al quale è molte volte difficile avvicinarsi prima del conseguimento del titolo di studio. “Io mi reputo molto fortunato ad aver avuto la possibilità di svolgere questo elaborato in così stretta vicinanza a una ditta (Weber MT) di tali dimensioni, poiché so che è una occasione che rimane invece preclusa a molti altri studenti“, ha affermato Tortul.

Attrezzature e prassi a confronto

Il fulcro principale di tutto l’elaborato, e anche ciò che forse ne ha stimolato la stesura, è il fatto che alcune attrezzature, con le relative procedure, restano praticamente poco utilizzate in Italia rispetto al resto dell’Europa. Analizzando i dati di vendita relativi al 2017 messi a disposizione dall’ Associazione Europea Produttori Macchine Light-Compacting, si vede come nel nostro paese vi sia una media di 17 vendite per milione di abitanti. Un valore estremamente lontano dalle oltre 300 dei paesi scandinavi o dalle 185 della Germania. In molti nostri cantieri si nota la quasi totale assenza di macchinari adibiti alla compattazione leggera, in special modo le piastre bi-direzionali. Che sono in gran parte dei casi sostituite dai rulli da 15 q uomo-a-bordo. I quali però al giorno d’oggi risultano meno efficienti se confrontati con le piastre vibranti. Che riescono, proprio grazie alle loro oscillazioni, ad agire sul terreno in profondità e non solo in un limitato strato superficiale. Per esempio, una piastra reversibile da poco più di 200 kg arriva a ottenere la stessa resa di compattazione di un rullo da 1.500 kg, che al confronto risulta essere più ingombrante, più costoso e richiedente anche molti più accorgimenti relativi alla sicurezza durante l’utilizzo.

Benefici effetti

Nel nostro paese risulterebbe necessario un aggiornamento delle pratiche attualmente utilizzate nei cantieri a nuovi standard costruttivi. Peraltro già in uso in molti altri paesi, sia europei che non.  Una strada specificamente progettata e realizzata in maniera congrua può resistere molto più a lungo nel tempo di una costruita “come si è sempre fatto”. Ovvero con tecniche e metodologie ormai superate che non dovrebbero trovare più spazio nel panorama contemporaneo dei lavori pubblici.

Un analogo discorso può essere fatto anche per gli interventi di riparazione localizzata, in cui si collocano più specificatamente i macchinari per la compattazione leggera.

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Tecnologie a basso impatto per i rivestimenti stradali

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Veduta virtuale di Master Tower, l’innovativa torre per la produzione del conglomerato bituminoso sviluppata da Marini

Marini presenta l’innovativa Master Tower, un impianto a torre dal concept rivoluzionario che ridisegna l’intera configurazione della torre. Rendendo flessibile, performante e sostenibile la produzione del conglomerato.

Master Tower è frutto di un progetto “fuori dagli schemi” durato circa 3 anni. E incentrato sull’integrazione dei processi di produzione del conglomerato vergine e  recuperato. Si tratta di un impianto a funzionamento combinato. Che, oltre a garantire le temperature ideali per inerti e bitume, utilizza un unico sistema di essiccazione dei materiali. Restituendo la massima flessibilità nella preparazione delle ricette, a fronte di importanti economie energetiche e operative.

Una nuova generazione di impianti

Il prototipo dell’innovativo sistema a doppio tamburo integrato allestito nello stabilimento Marini ad Alfonsine

Sviluppata dal team diretto dall’ing. Andrea Pirazzini – Direttore tecnico di Marini – in collaborazione con Aster, Cineca e Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, Master Tower inaugura una nuova generazione di impianti concepiti con i più evoluti sistemi di progettazione.

Andrea Pirazzini

L’intera torre è stata progettata utilizzando software di modellazione e simulazione, fra cui i sistemi di Computational Fluid Dynamics e Discrete Element Modeling. Grazie ai quali il comportamento e le prestazioni sono state virtualizzate permettendo la messa a punto complessiva prima della costruzione del prototipo.

Quest’ultimo – o meglio, la sua parte più innovativa e complessa, protetta da numerosi brevetti – è stato poi allestito nello stabilimento di Alfonsine (Ravenna) per i test di funzionamento che hanno confermato gli obiettivi di efficienza, versatilità e a basso impatto ambientale.

Un unico sistema integrato

In luogo di due distinti tamburi, ciascuno dotato di un proprio bruciatore, Master Tower dispone infatti di un unico sistema integrato – un vero e proprio doppio tamburo per l’essiccamento dei materiali, caratterizzati dal funzionamento integrato e dalla presenza di un solo bruciatore – che restituisce consistenti vantaggi sotto il profilo produttivo, economico ed energetico.

L’eliminazione di qualsiasi interferenza termica nella lavorazione dei materiali fresato e vergine è affidata sia al dispositivo intermedio di distribuzione dell’aria, sia alla rete di sensori che monitorano i processi, coordinando l’attività di bruciatore, tamburi, impianto di ventilazione e del resto dei componenti della torre.

A valle del doppio tamburo integrato, il passaggio nelle rispettive tramogge precede lo stoccaggio differenziato delle due tipologie di prodotti in serbatoi sopraelevati, della capacità di 130 t per il fresato (a 160 °C) e di oltre 200 t per il prodotto vergine. Riscaldati e opportunamente coibentati, gli accumuli consentono la miscelazione dei prodotti a seconda delle ricette richieste.

Tecnologia al top

La riduzione delle emissioni in atmosfera e degli odori è affidata alla ri-combustione dei gas emessi dai materiali, aspirati in vari punti della torre e inviati, mediante apposite canalizzazioni, al bruciatore. Il passaggio finale nei depolveratori riduce al minimo anche la dispersione delle polveri.

Master Tower, che sarà presentata ufficialmente al prossimo Bauma, si propone perciò come una nuova generazione di impianti per la produzione del conglomerato bituminoso, alzando l’asticella delle tecnologie e delle prestazioni nel settore delle pavimentazioni stradali.

di Giuseppe La Franca

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TV1200: ora il rullo compattatore si guida così

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Il rullo compattatore vibrante tandem TV1200  di Mecalac ha ottenuto la nomination per la categoria Design dell’Innovation Award del Bauma 2019. Il che non è male per una new entry. Vediamo perché.

Con l’acquisizione, nel 2017, della divisione britannica di Coventry, nel 2017, oltre a terne e dumper sono entrati nella gamma di Mecalac anche i rulli compattatori.

Tra i 6 rulli compattatori vibranti tandem della gamma, è sul TV1200 che il Gruppo Mecalac ha deciso di presentare un’importante innovazione: d’ora in poi la macchina si guiderà esclusivamente con il joystick collocato sulla consolle di destra.

Per una maggiore ergonomia

La maggior parte dei rulli compattatori tandem può essere manovrata tramite il volante sul piantone dello sterzo. La presenza della colonna dello sterzo nella postazione di guida costringe l’operatore a contorsioni varie per raggiungere il sedile. Una volta seduto, lavora con una mano sul volante e l’altra sulla leva del cambio, tenendo sempre d’occhio la traiettoria del rullo anteriore. La stanchezza, i disturbi muscoloscheletrici dovuti al lavoro e il rischio di cadere sia durante la salita che durante la discesa sono gli svantaggi propri di questa struttura tradizionale.

Con la rimozione del piantone dello sterzo del compattatore, Mecalac ha rivoluzionato la modalità di accedere e di guidare questo tipo di macchina. Rendendo più sicuro l’accesso e più confortevole la guida. Lo spazio liberato permette all’operatore di inserirsi facilmente al posto di guida, i gradini sono stati rivisitati per consentire l’accesso diretto da entrambe le parti, i movimenti sono fluidi, il sedile viene raggiunto senza ostacoli.

Il dorso perfettamente appoggiato allo schienale del sedile, la mano destra sul joystick, l’operatore può sistemare le gambe nel modo più comodo tenendo lo sguardo sul rullo. Con il piantone dello sterzo rimosso, l’operatore ha davanti a sé soltanto le informazioni principali relative al pilotaggio della macchina.

TV1200: una struttura reinventata

La struttura del rullo compattatore è stata interamente ripensata per aumentare la visibilità allo scopo di facilitare la guida e di rispondere alle esigenze degli operatori.

Le linee sono state ridisegnate, la forma del supporto del rullo si integra ora con la linea del cofano ed è stata aggiunta una griglia frontale. Il rullo compattatore Mecalac TV1200 si distingue per l’inconfondibile estetica Mecalac, adattata alle specificità dei veicoli stradali.

L’operatore si colloca al centro di questo nuovo design grazie a standard innovativi in termini di ergonomia e di struttura delle macchine da costruzione moderne, sicure e facili da utilizzare.

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Weber: appuntamento al Bauma

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Anche la prossima edizione della manifestazione bavarese vedrà Weber MT presentare – nell’area esterna Sud, stand 1107/1 – numerose novità e innovazioni tecnologiche per il settore della compattazione leggera.

Qualche anticipazione

Partiamo dalle piastre mono-direzionali la cui gamma verrà completamente rivoluzionata grazie all’introduzione di modelli specifici per ciascun tipo di lavoro. Le attrezzature già esistenti, che tra l’altro sono le più diffuse in Italia, continueranno a far parte della gamma, sebbene verranno anch’esse ottimizzate, in un’ottica di miglioramento continuo.

Il Bauma offrirà l’occasione ideale per presentare anche i primi modelli a emissioni zero. Un chiaro segnale di come il costruttore intenda muoversi con uno sguardo decisamente orientato verso il futuro e l’ecosostenibilità. Nello specifico, i visitatori della kermesse bavarese potranno testare direttamente in fiera il primo vibrocostipatore verticale equipaggiato con una batteria super capiente, in grado di garantire addirittura 75 minuti di lavoro continuativo. Importanti le novità anche per quanto riguarda la piastra bi-direzionale CR 6 da 4 quintali, il modello più richiesto in Italia, che sarà disponibile in più varianti.

Infine, il team di Weber MT Italia di Alberto Lovo sarà lieto di accogliere tutti i professionisti italiani con una sorpresa dedicata, da innaffiare con una buona birra.

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RWA 500: un successo non solo tedesco

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Con la RWA 500 Simex ha voluto dare una risposta specifica alle situazioni in cui l’attrezzatura non può lavorare perfettamente parallela al terreno.

Pensata inizialmente per il mercato tedesco, dove le amministrazioni locali sembrano preferire che le minitrincee per la fibra ottica vengano realizzate sui marciapiedi, la RWA 500 sta incontrando anche il favore di operatori di altri paesi.

Come la RW 500, anche la RWA 500 (dove A sta per angolo) questa escavatrice a ruota è stata pensata per essere impiegata per scavi a sezione predefinita su superfici dure e compatte, quali asfalto, cemento e roccia. A differenza però della RW 500 grazie a un sistema idraulico, può essere appunto inclinata, così da compensare eventuali inclinazioni della macchina, fino a un dislivello di 200 millimetri.

Autolivellante per uno scavo di qualità

L’operatore non si deve inoltre preoccupare dei problemi derivati dalla scarsa visibilità dell’area di lavoro, perché la profondità di fresatura ottenuta è esattamente e costantemente quella impostata grazie all’autolivellamento.

La profondità di fresatura è infatti costante in qualsiasi condizione, indipendentemente dal profilo del suolo e dalla posizione dell’attrezzatura rispetto alla macchina motrice, e corrisponde sempre ed esattamente a quella impostata.

Altra caratteristica dell’RWA 500 sono le bocche di uscita del materiale. Esse permettono di ottenere uno scavo pulito alla profondità impostata, senza la necessità della presenza del raschiatore. Una soluzione che va a tutto vantaggio anche della leggerezza dell’attrezzatura. Il materiale scavato fuoriesce inoltre sia a destra, che a sinistra, ma, se necessario, può essere convogliato da un solo lato chiudendo una delle bocche di uscita. Una possibilità che si dimostra molto utile per gli scavi a bordo strada.

Anche con aspirazione

Oggi la RWA 500 è disponibile con uno speciale raccordo per innestare un tubo flessibile collegato a un aspiratore a risucchio, così da rimuovere tutto il materiale di risulta senza così lasciarlo a lato dello scavo. Il sistema è facilmente smontabile e permette di riportare rapidamente la macchina nella configurazione con lo scarico laterale.

La RWA 500 è stata impiegata con successo in varie zone della Germania da FFK – Rhön-Montage, una delle più importanti aziende tedesche per la posa della fibra ottica. Indipendentemente dalla configurazione adottata (con o senza il raccordo per l’aspirazione), l’attrezzatura si è distinta per produttività e precisione.

Simex presenterà al Bauma  (Hall C5 stand 315) le ultime sue novità di prodotto.

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Simex: con MHB scarifiche a tutto tondo

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Con la presentazione delle frese da braccio MHB 300 e MHB 350 Simex offre una risposta efficace alla scarifica intorno ai chiusini circolari.

La scarifica di pavimentazioni, specie quelle in ambito urbano, trovano nella presenza dei chiusini circolari un ostacolo che richiede quasi sempre l’ intervento manuale. Anche le maneggevoli frese della serie PL, non posso infatti seguire i bordi dei chiusini circolari per rimuovere lo strato di conglomerato bituminoso che si trova al loro contorno.

Il problema viene solitamente, e parzialmente, risolto provvedendo ad una scarifica sui quattro lati (riposizionando quindi quattro volte macchina motrice e attrezzatura). Ma questo inevitabilmente richiede che si debba comunque intervenire manualmente per rimuovere lo strato di conglomerato o di calcestruzzo rimasto negli angoli.

L’operazione, se ripetuta più volte -come spesso si rende necessario se sulla strada è presente un alto numero di chiusini circolari- porta inevitabilmente ad un rallentamento delle operazioni a tutto svantaggio della redditività del lavoro.

MHB scarifica intorno ai chiusini

La fresa da braccio MHB è composta da una ralla su cui si innesta un pivot alla cui estremità è collegato un sistema di centraggio regolabile in funzione della larghezza del chiusino. Una volta aperto il chiusino, e rimossa la copertura, il sistema di centraggio viene appoggiato al bordo interno e l’operatore, dopo aver regolato la profondità, può cominciare le operazioni di scarifica regolando anche la velocità di rotazione dell’attrezzatura intorno al chiusino.

MHB è disponibile in due modelli che e possono entrambe operare con chiusini di diametro da 700 a 1300 mm. L’MHB 300 ha però una larghezza della scarifica di 300 millimetri con un profondità che va da 0 a 100 millimetri. Mentre l’MHB 350 offre una larghezza di scarifica fino a 350 millimetri e può operare ad una profondità da 0 a 120 millimetri.

Entrambi i modelli sono dotati di regolazione idraulica di 360 gradi a velocità regolabile, di regolazione idraulica della profondità, così come di un sistema di ammortizzazione verticale.

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Wirtgen e John Deere: strategie di crescita

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Allo scorso Bauma è emerso chiaramente che in futuro i prodotti e i programmi strategici di  di Wirtgen Group e di John Deere si integreranno perfettamente. A convincere non è stata solo la presentazione dell numerose possibilità di applicazione derivanti dalla combinazione dei prodotti. Anche la presenza congiunta delle due imprese ha sottolineato la loro affinità e la volontà di continuare a crescere assieme.

Un grande interesse è stato riscosso dalla motolivellatrice 622GP, che John Deere lancerà sul mercato europeo assieme alla 672GP. La distribuzione attraverso la rete di distribuzione e servizio del Wirtgen Group in Germania e Francia è un esempio attuale di come i clienti possano approfittare già oggi dei prodotti e dei servizi premium da un solo soggetto.

Nel nome della sinergia

Anche il motto adottato da Wirtgen Group sottolinea questa situazione: “SmartSynergies and Innovations”. “SmartSynergies” indica la collaborazione ottimale e la competenza in fatto di soluzioni delle marche di prodotti specializzate Wirtgen, Vögele, Hamm, Kleemann e Benninghoven per tutte le applicazioni nella costruzione di strade. A tutto questo si sommano le sinergie risultanti dall’appartenenza a John Deere.

 Anteprime mondiali e innovazioni

Con le 18 anteprime mondiali e le 25 innovazioni, il gruppo  ha inoltre messo in evidenza le proprie capacità di innovatore e leader tecnologico nella costruzione di strade.

Al centro dell’interesse dei visitatori, ci sono state senza dubbio le nuove macchine. Una grande attenzione è stata riscossa dai prodotti in esposizione – come ad esempio la fresa a freddo Wirtgen W 210 Fi con Mill Assist.

Da segnalare anche l’impressionante grande finitrice Vögele SUPER 3000-3(i) con banco di 18 metri, i nuovi rulli gommati Hamm della serie HP, i robusti frantoi a mascelle Kleemann MOBICAT MC 120 Z PRO per i gestori di cave più esigenti, l’impianto di miscelazione asfalto ecologico Benninghoven TBA con generatore di gas caldi e, ovviamente, l’intera gamma John Deere Construction Equipment.

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Ecco Robomag, rullo del futuro

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Robomag è il rullo tandem robotizzato del futuro,, sviluppato da Bomag come studio di fattibilità.Il Robomag nasce dalla sinergia tra il know-how Bomag e il TU Kaiserslautern, con l’obiettivo di trasformare i rulli stradali in sistemi robotizzati. Qui vengono impiegate tecnologie come GPS, Lidar e la più moderna sensoristica di posizione. Il Robomag rappresenta la realizzazione del concetto futuristico di Bomag di macchine edili robotizzate.

Completamente autonomo

Il rullo tandem robotizzato può essere impiegato in modo completamente autonomo su una superficie di lavoro definita. E si carica o si usa in modalità manuale tramite il telecomando.

Il sistema riceve informazioni su ubicazione, posizione e movimento grazie a una combinazione di diverse tecnologie di localizzazione,  di percezione ambientale e sicurezza del contesto. Si tratta di un sistema di sicurezza molto articolato costituito da sensori ambientali, previene le collisioni.

Oltre alla modalità robotizzata, il Robomag è in grado di eseguire, in piena autonomia, lavori di compattazione particolari, seguendo modelli di percorso impostati manualmente. Ovviamente, il rullo è dotato di un dispositivo meccanico di arresto d’emergenza in ogni modalità.

Alta tecnologia a bordo

Mentre il rullo tandem avanza autonomamente il famoso e “intelligente” Asphalt Manager 2 di Bomag regola attivamente e supervisiona l’attività di compattazione.

Allo stesso tempo, l’Asphalt Manager 2 assicura che il risultato di compattazione venga documentato in modo completo e trasparente.

Il Robomag è un progetto tecnologico puramente empirico che rispecchia la visione di Bomag per l’immediato futuro. Al Bauma 2019 i visitatori hanno assistito a una dimostrazione “live” del Robomag.

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Fresatura sotto controllo con Performance Tracker

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Con il nuovo Performance Tracker (WPT), Wirtgen ha sviluppato una soluzione con cui è possibile documentare per la prima volta in modo esatto e affidabile i lavori di fresatura effettivamente eseguiti.

Non è raro che spesso si fresi  più di quanto previsto dal capitolato di fornitura. Quindi come possono fatturare in modo trasparente sia il committente che l’impresa esecutrice?  Finora, di norma, era necessario coinvolgere un geometra topografo, con conseguenti costi aggiuntivi e ritardi nella conclusione della commessa. Il Wirtgen Performance Tracker, oltre a offrire degli ulteriori vantaggi, fa sì che tutto questo possa avvenire più efficientemente.

Performance Tracker: ecco come funziona

Il Wirtgen Performance Tracker determina tramite uno scanner laser il profilo della sezione trasversale da fresare. Tramite la determinazione della posizione con GPS e tramite degli altri sensori è possibile determinare esattamente la prestazione di fresatura superficiale e il volume di fresatura. L’operatore della macchina è constatemene aggiornato in tempo reale con le principali informazioni tramite il display del pannello di controllo. Dopo la conclusione dei lavori di fresatura viene generata automaticamente una relazione con tutti i principali dati di prestazioni e consumo in formato Excel e PDF, che viene quindi inviata via e-mail al proprietario  della macchina.

Oltre alla documentazione, che consente tra le altre cose una fatturazione trasparente e rapida delle commesse di fresatura, con il Wirtgen Performance Tracker è possibile determinare esattamente anche i costi di cantiere. In questo modo, grazie ai dati di prestazioni e consumo determinati esattamente, non si semplifica solo la valutazione dell’efficienza dei cantieri attuali e futuri.

 

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Tre importanti novità da Weber MT

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Alberto Lovo, distributore per l’Italia di Weber MT

Come tradizione, il Bauma ha raccolto i frutti di un’intensa attività progettuale finalizzata a ribadire la superiorità delle soluzioni tecniche proposte da Weber MT nel comparto della compattazione leggera. Lo stand, grazie a un’ampia area esterna, ha permesso ai visitatori di testare tutte le novità proposte dalla società tedesca (e distribuite nel nostro Paese da Weber MT Italia, A.L.Consulting s.a.s. di Alberto Lovo). L’apprezzamento dei visitatori si è concretizzato in centinaia di macchine vendute direttamente in fiera, in modo particolare a gruppi e società di varie nazioni, specializzati nel noleggio.

La piastra bi-direzionale CR 1

La piastra bi-direzionale CR 1 è leggera (pesa solo 92 kg), compatta ed estremamente manovrabile come una piastra mono-direzionale, ma presenta il vantaggio di essere anche reversibile. Perfetta per gli scavi stretti – la larghezza contenuta in 35 cm la rende unica nel suo genere – si esalta in qualsiasi tipo di utilizzo: dalla compattazione dei terreni ghiaiosi e argillosi ai piccoli interventi di asfalto. Il tutto anche grazie a optional quali il serbatoio dell’acqua, o alla possibilità di compattare lastre e masselli autobloccanti utilizzando il tappetino in vulcolan. Se l’eccezionale versatilità strizza l’occhio alle flotte noleggio, il prezzo contenuto rispetto alle più pesanti piastre bi-direzionali la rendono un ottimo compromesso per chi è alla ricerca di una macchina intermedia tuttofare.

La piastra vibrante CFR 90

Finalmente è disponibile anche per il mercato italiano una tipologia di macchina estremamente diffusa nei paesi del centro-nord Europa e pressoché inedita nel Bel Paese. Stiamo parlando della nuova piastra vibrante “a cilindro” CFR 90 che, grazie a un baricentro particolarmente basso e alla possibilità di impugnarla da qualsiasi lato, risulta molto equilibrata, decisamente maneggevole e perfetta per compattare gli spazi più difficili. A differenza dei tradizionali vibrocostipatori verticali, che pur essendo meno pesanti richiedono uno sforzo maggiore da parte dell’operatore, è possibile manovrarla e ruotarla di 180° con il minimo sforzo. Questa piastra, pur andando a operare nelle medesime applicazioni, spicca inoltre per una velocità di avanzamento decisamente superiore rispetto agli altri compattatori. Dulcis in fundo, il prezzo è in linea con quello di una piastra vibrante mono-direzionale e inferiore a quello di un classico costipatore verticale.

La piastra bi-direzionale CR 6 HD

400 kg, una forza centrifuga di 55 kN per una profondità di compattazione massima di 60 cm e una larghezza variabile di 45-74 cm. Sono questi i dati salienti della piastra bi-direzionale Weber più venduta in Italia, la CR 6 HD, che da oggi è disponibile anche con motore Honda a benzina, con avviamento a strappo o elettrico. Ovviamente la nuova piastra Weber MT offre le stesse prestazioni del modello a gasolio, ma il motore a benzina consente un prezzo di partenza decisamente inferiore e un avviamento a strappo immediato. A breve anche la CR 6 a benzina sarà dotata del dispositivo di controllo della compattazione e diagnostica del motore Compatrol CCD 2.0, un optional indispensabile che ha decretato il successo di queste attrezzature.

Ma ci sono anche queste…

Le novità Weber MT non si fermano certo qui. La società ha presentato diverse migliorie che hanno riguardato la gamma esistente. Le piastre CF 2 e CF 3, ad esempio, sono state dotate di un innovativo e più efficiente sistema di irrigazione. E la piastra base è stata ridisegnata per essere ancor più funzionale per i lavori di riparazione dell’asfalto.

Il Bauma ha aperto anche un’importante finestra sul futuro che riguarderà i compattatori con motore a batteria, secondo la filosofia “emissioni zero” verso cui Weber MT punterà sempre di più. A tale proposito ricordiamo come da alcuni mesi sia già disponibile un vibrocostipatore elettrico da 30 kg, la cui batteria, della durata di un’ora e un quarto, è comodamente trasportabile con uno zainetto. Il futuro elettrico vedrà ampliarsi questo settore ai vibrocostipatori più pesanti e alle piastre, anche bi-direzionali, come del resto hanno potuto verificare in anteprima i visitatori dello stand Weber MT al Bauma.

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Compattare (e non solo) a emissioni zero

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Wacker Neuson ha ampliato le possibilità per una compattazione a zero emissioni. Le novità del programma sono rappresentate dal costipatore a batteria AS60e, dalla piastra a batteria AP2560e e da un sistema a vibratori interni ad alta frequenza portatile in cui la batteria è stata integrata in uno zaino. Ora tre costipatori, tre piastre vibranti e i vibratori interni vengono  azionati con una batteria agli ioni di litio che può essere utilizzata modularmente su tutti gli attrezzi.

Dopo aver portato sul mercato circa 90 anni fa i primi vibrocostipatori, annunciamo ora una nuova epoca della compattazione con la generazione attuale di costipatori a batteria. Siamo riusciti a combinare la nuova tecnologia con una qualità collaudata e organizzare in modo notevolmente confortevole il lavoro per gli operatori,” dichiara Stefan Pfetsch, Amministratore Delegato del Wacker Neuson Produktion GmbH.

Una batteria dell’ultima generazione

La base è rappresentata da una modernissima batteria aglio ioni di litio che è stata appositamente realizzata per le impegnative operazioni di lavoro dell’edilizia. E’ in grado di fornire un’energia sufficiente per tutti i lavori che devono essere portati a termine in una giornata media di lavoro. Due modelli di batteria intercambiabile con una diversa potenza, BP1000 e BP1400, formano il cuore dei sette prodotti e possono essere sostituiti in pochi secondi in modo che l’utente possa cambiare velocemente  la batteria scarica con una carica. Vibratori interni IEe, piastre vibranti AP2560e, AP1840e o AP1850e e i costipatori a batteria AS30e, AS50e e AS60e sono tutti sempre pronti all’uso grazie al sistema modulare della batteria intercambiabile.

Il costipatore a batteria AS60e

Per gli impieghi nei fossi, all’interno di edifici o in zone a rumorosità ridotta, la gamma dei vibrocostipatori è stata ampliata con il AS60e a un totale di tre costipatori con motore elettrico. Il modello più piccolo AS30e è un costipatore speciale per la compattazione dei tasselli delle tubazioni, mentre il costipatore più grande AS50e e il nuovo AS60e vengono utilizzati per tutti i classici lavori di costipazione. La potenza di compattazione corrisponde a quella dei costipatori a benzina della stessa classe. Grazie all’annullamento delle emissioni, Lavorare in cantieri dislocati nel centro città o  all’interno di scavi, non è più un problema. Un ulteriore vantaggio è dato dai bassi costi di esercizio: grazie alla trazione a corrente invece che a benzina è possibile risparmiare circa il 55 percento dei costi dell’energia. Inoltre il motore è completamente esente da manutenzione e il costipatore a batteria non richiede i tipici interventi di manutenzione di quelli tradizionali.

Piastra a batteria 2560e

Dopo che Wacker Neuson nel 2018 ha ampliato la serie zero emission con le piastre vibranti monodirezionali a batteria AP1840e e AP1850e, segue ora il modello AP2560e. Con una larghezza di lavoro di 600 millimetri è la specialista per la vibrazione di pavimentazioni in pietra composita, ma può essere utilizzata anche per il lavori di compattazione su terreni granulari. Inoltre facilita anche i lavori negli ambienti interni e in altre aree a zero emissioni come i fossati e le costruzioni sotterranee. La piastra vibrante a batteria è adatta anche all’impiego nei terreni soggetti a tutela delle acque dove non è possibile utilizzare motori a scoppio.

E con l’ACBe / IEe il comfort è portatile

In collaborazione con un produttore leader di zaini per gli operatori dell’edilizia Wacker Neuson ha sviluppato un sistema di trasporto ergonomico che protegge la schiena con un vibratore interno zero emission portatile dotato di motore elettrico (foto in apertura). In questo modo è possibile lavorare in modo indipendente, senza cavi e in piena sicurezza. Si evita inoltre il problema dello spostamento del convertitore in caso di cambio del luogo di impiego. Il vibratore interno con lo zaino per la batteria sarà disponibile sul mercato nell’autunno 2019 con due lunghezze del tubo flessibile standard (1,5 e 3 metri).

Gli azionamenti elettrici stanno acquisendo sempre più importanza nell’edilizia. Sin da oggi Wacker Neuson offre la serie zero emission con un ampio assortimento di macchine e attrezzi azionati elettricamente con cui è possibile gestire l’intero cantiere in assenza di emissioni, tra cui pale gommate, dumper cingolati e gommati e miniescavatori.

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Weber e G&G Macchine: successo condiviso

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Il sodalizio tra Weber MT e G&G Macchine dei fratelli Iannarone si fonda sulla conoscenza del mercato, delle attrezzature per ogni specifico lavoro e su una consapevole scelta di qualità che, a conti fatti, diventa un fattore decisivo anche quando si parla di prezzo.

La distribuzione delle attrezzature e delle macchine movimento terra è una sorta di “puzzle”. Si compone infatti di molteplici “pezzi” da unire con intelligenza e intuizione. Questa alchimia è facile da scovare presso i fratelli Iannarone che, attraverso le due società Officina Iannarone e G&G Macchine, hanno saputo diventare uno dei più importanti concessionari italiani di Weber MT.

Passione per la meccanica

La vicenda dei fratelli Iannarone prende il via dalla passione per la meccanica e per il mondo edile e construction. Siamo nel 1996 quanto  Giovanni e Geppino Iannarone fondano a Sant’Agata Bolognese l’Officina Iannarone, la cui attività è focalizzata sull’assistenza tecnica. La qualità del servizio e la riconosciuta competenza tecnica sulle macchine trattate negli anni spingono i due imprenditori ad allargare il proprio raggio d’azione. Uniscono quindi al service l’attività di vendita e noleggio per vari marchi, tra i quali spiccano Weber MT e Kato. Così, nel 2003, nasce G&G Macchine. Le due società, una rivolta agli aspetti commerciali e una a quelli assistenziali post-vendita anche in cantiere, sono quindi divenute un importante punto di riferimento per molteplici imprese dell’intera Emilia Romagna, con un evidente focalizzazione nelle province di Bologna e Modena. Territorio in cui la realtà dei fratelli Iannarone si rivolge con la medesima professionalità sia alle grosse imprese di movimento terra, impiantistica, lavori stradali e costruzioni edili, sia agli artigiani e ai privati. In sostanza a chiunque si occupi di qualsiasi lavoro di costruzione o manutenzione edile e stradale.

Una storia vincente

Giovanni Iannarone, titolare, con il fratello Geppino, di G&G Macchine e di Officina Iannarone.

L’incontro tra Weber MT e Iannarone è un classico esempio di storia vincente. “Quando incontrammo per la prima volta Alberto Lovo alcuni anni fa”, racconta Giovanni Iannarone, “ci occupavamo già di macchine per la compattazione leggera. Ma a quel tempo queste attrezzature venivano ancora viste come prettamente complementari e non esistevano legami con un marchio in particolare, dato che gli utilizzatori prediligevano spesso il prezzo alla qualità. Ben presto ho però compreso la qualità di queste macchine e ho abbracciato la filosofia di Weber MT. Infatti la qualità e la longevità delle macchine Weber MT già a medio termine ripagano ben oltre il mero prezzo di acquisto. Inoltre le attrezzature Weber MT richiedono una manutenzione minima lasciando i clienti soddisfatti e senza preoccupazioni, con le necessità di assistenza limitate al solo tagliando. Siamo talmente soddisfatti che Weber MT è l’unico marchio trattato da Officina Iannarone e G.&G. Macchine per la compattazione leggera, sia per la vendita che per il noleggio”.

La seconda generazione già inserita in azienda: Gianni e Dylan Iannarone.

L’intera gamma a noleggio

Progressivamente i fratelli Iannarone hanno inserito a noleggio l’intera gamma Weber: non solo le piastre mono-direzionali e i vibrocostipatori verticali, ma anche i rulli tandem a guida manuale e le piastre bi-direzionali da 400 kg con sistema di controllo della compattazione Compatrol e diagnostica del motore. “Queste ultime”, riprende Iannarone, “danno maggiore soddisfazione perché non solo permettono di offrire un’alternativa al classico rullo uomo-a-bordo a una tariffa inferiore, ma sono anche decisamente più efficaci compattando più in profondità e richiedendo minor tempo grazie al dispositivo Compatrol. Inoltre il dispositivo di diagnostica del motore permette di individuare immediatamente l’eventuale necessità di manutenzione una volta che la macchina fa ritorno dal noleggio, con ulteriore risparmio di tempo e risorse”. Tra le macchine di maggiore soddisfazione spiccano anche le taglia-asfalto, in grado di emergere in un mercato ultra-competitivo dove si propongono innumerevoli marchi italiani e non, nelle più svariate fasce di prezzo. “Le taglia-asfalto Weber”, è ancora Iannarone a parlare, “offrono prestazioni strepitose e una solidità fuori dal comune. Di conseguenza l’eventuale discorso legato al solo prezzo va in secondo piano, infatti la qualità di queste macchine è difficilmente comparabile con la media sul mercato”.

I punti di forza

Uno dei segreti di Iannarone e di G&G Macchine, è avere le macchine sempre “a scaffale”, disponibili per la consegna immediata. Una scelta in linea con la filosofia di dare un servizio impeccabile a 360° alla clientela, che resta quindi soddisfatta già dall’inizio della fornitura e non soltanto per la qualità delle macchine e la successiva assistenza post-vendita. Inoltre, l’azienda partecipa a tutte le fiere locali, specifiche del settore ma non solo, e avere le macchine in esposizione è un notevole aiuto nella vendita.

Un altro punto di forza è ovviamente l’assistenza in cantiere. Per le necessità di pronto intervento (generalmente limitate alla manutenzione sul motore per quanto riguarda Weber, grazie alla solidità delle macchine stesse) Weber MT in ogni caso fornisce dei comodi kit manutenzione che comprendono tutti i ricambi principali per l’assistenza. Kit che sono sempre in stock presso l’Officina Iannarone.

La gamma

Queste le attrezzature disponibili a noleggio e in vendita presso G&G Macchine

  • piastre mono-direzionali dalla CF 1 alla CF 3 (da 70 a 100 kg),
  • vibrocostipatori verticali SRV (da 60 a 70 kg),
  • piastre CR 6 CCD 2.0 (da 4 q con dispositivo di controllo della compattazione Compatrol),
  • rulli tandem DVH 600 (da 4 q, a guida manuale),
  • taglia-asfalto a guida manuale SM 57, SM 62 e SM 82 (per dischi da 300 a 500 mm),
  • piastre con rulletti in vulcolan VPR 700 per la compattazione di porfido, lastre e masselli.

 

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FAE Group: le novità della linea “Construction”

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Il Gruppo FAE, da quasi 30 anni protagonista nella progettazione di macchine professionali per i settori Land Clearing e Construction, sta sviluppando due importanti novità per il settore stradale. Si tratta della fresa multifunzione MTH/HP e della stabilizzatrice STABI/FRS (anche in versione High Power), che saranno disponibili sul mercato a partire dall’autunno.

Le due nuove macchine sono progettate secondo gli elevati standard di qualità propri dell’azienda trentina, con una serie di dettagli costruttivi che le rendono altamente performanti, affidabili e durature.

La FAE MTH/HP

La regina delle frese multifunzione, la MTH (Multitask Heavy), compie 10 anni e FAE festeggia lanciando sul mercato la nuova MTH/HP (High Power), che sarà disponibile a partire dall’autunno 2019. La nuova MTH/HP, progettata per lavorare con potenti trattori di ultima generazione (da 360 a 500 cavalli), può frantumare pietre, fresare asfalto, macinare lastre di pietra e stabilizzare terra con una profondità massima di lavoro fino a 50 cm. Particolare attenzione è stata dedicata al telaio e alla camera di triturazione a geometria variabile. Entrambi sono stati infatti completamente ridisegnati: due bielle permettono al rotore di penetrare nel terreno in modo assolutamente sincrono, mentre le protezioni interne intercambiabili e le controlame regolabili garantiscono prestazioni ottimali e una facile manutenzione.

Le  STABI/FRS e STABI FRS/HP

Le nuove stabilizzatrici STABI/FRS (Fix Rotor System) e STABI/FRS/HP (High Power) sono indispensabili in molti progetti di stabilizzazione in campo stradale, come progetti infrastrutturali, costruzioni autostradali, parcheggi, aeroporti e piccoli cantieri.

L’ampia sporgenza del rotore dal telaio consente una stabilizzazione profonda senza deficit di potenza. Grazie alla camera a geometria fissa, la terra può essere lavorata fino a 50 cm di profondità con un’eccellente qualità di miscelazione. Inoltre, la rigidità e resistenza strutturale sono garantite da un telaio rinforzato con materiali speciali. Entrambi i modelli saranno disponibili a partire dall’autunno 2019.

Le carte vincenti della linea “Construction

 

La sede del Gruppo Fae

Con la linea “Construction”, FAE porta sul mercato una gamma di dieci macchine professionali progettate per garantire affidabilità ed elevate prestazioni anche nei più complessi progetti di costruzione e manutenzione stradale. Stabilizzatrici e frantumasassi, ma anche testate multifunzione per applicazioni multiple (fresare, frantumare e stabilizzare) che garantiscono affidabilità ed elevate prestazioni, oltre ad un’estrema robustezza e durabilità.

Tutti i modelli sono facilmente applicabili al trattore e sono particolarmente maneggevoli, in particolare per lavorare in spazi ristretti. Hanno bassi costi di manutenzione grazie all’utilizzo di materiali di alta qualità e resistenza, come l’Hardox delle controlame e le coperture protettive interne. Sono inoltre dotati di una serie di caratteristiche uniche, che differenziano i prodotti FAE dalla concorrenza, come il rotore a doppia spirale e utensili brevettati. Le macchine della linea “Construction” di FAE sono la soluzione ottimale per tutte le esigenze di frantumazione della pietra, stabilizzazione dei terreni, fresatura di roccia e asfalto e lavorazioni stradali in genere.

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